5 agosto, due giorni di pioggia a Roma e sembra arrivata come una benedizione dopo il caldo torrido estenuante...La temperatura è gradevole e permette di riaprire le finestre per prendere una boccata d'ossigeno.
Proprio in quell'esatto momento sento in lontananza il suono di una chitarra, il mio orecchio e la mia vista inevitabilmente si acutizzano ed ecco che vedo nel palazzo davanti al mio un ragazzo che suona da solo in una stanza.
Mentre c'è totale frenesia nelle altre parti della casa, nella sua camera traspare una calma, una concentrazione e una dedizione tali da permettermi di fare un tuffo nel passato e tornare nella mia cameretta così piccola ma che mi sembrava il posto più grande del mondo e la custode più fedele del mio sogno: la Musica.
"Claudette ma ce la canti una canzone?...Non ti sentiamo mai" - "No mamma mi vergogno"
Ricordo con quanto silenzio ed emozione mettevo le mie cuffiette e prendevo spazzola, deodorante, mestolo o tutto quello che mi richiamasse un microfono e iniziavo a cantare nella mia mente il mio concerto...Ricordo anche quelle sere d'estate quando mi mettevo in finestra, guardavo il cielo, i suoi colori, le sue stelle e dicevo tra me e me "Chissà se un giorno.."
Stasera proprio come allora sono seduta sul mio balcone e con questo sottofondo di chitarra mi godo il fresco, il tramonto, mi abbraccio e sorrido.
...E tu caro amico/a ricordi quando è nata la tua più grande passione?
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